Testimonianza 2

SUOR MARIA GLORIA UMEH racconta:

Io sono nata in una famiglia cattolica che fin da piccola mi ha sempre consigliato di seguire la buona strada della religione.
All’età di diciotto anni venni a sapere dell’esistenza di luoghi dove si pregava tanto, non per se stessi ma per il bene di tutto il mondo. Da quel momento ho cominciato a pensare di diventare suora. Per tre anni studiai da sarta, ma quando i miei genitori mi avevano comperato i macchinari necessari per il mio lavoro, in segreto mi recai con il mio fratello spirituale in un monastero maschile. Appena entrata sentii i monaci cantare e subito mi chiesi se fossi in Paradiso. Da quel momento cominciai a cercare un monastero femminile, e finalmente con una suora mi recai al monastero benedettino di Umuoji dove, appena entrata, fui subito presa dal silenzio e dall’atmosfera di grande raccoglimento e spiritualità.

Ho capito che quella era casa mia e lì mi sarei fermata tutta la vita.
Fui accettata per due settimane. Ai miei genitori dissi soltanto che mi ritiravo in convento per pregare, e non rivelai le mie vere intenzioni.
Alla fine della prova, uscii dal convento; ma fui presa da tanti dubbi: avevo grande confusione in testa. La mia madre spirituale mi consigliò di pregare tanto prima di prendere una decisione definitiva. Tutta la mia famiglia pregava per me. Ogni mattina recitavamo il rosario.
Finalmente dopo due anni decisi di tornare al convento. Temevo che non mi volessero più. Pregavo il Signore di aiutarmi. La Madre Abbadessa mi chiese: “Hai finito di pregare?” “Sì”, risposi. “Che cosa hai deciso?” “Voglio tornare in convento”. “Bene, vai a comprare il corredo e torna da noi”. Così fui di nuovo accettata.

Quando annunciai la decisione alla mia famiglia, mio padre mi fece inginocchiare, pregò e pianse, chiedendo aiuto per me al Signore. Andammo insieme dal parroco che mi fece coraggio, perché in convento avrei trovato preghiera, ma anche sofferenza.
Entrai, dunque, nel monastero di Umuoji. Trascorsi due anni di postulandato e due anni di noviziato. Poi fui ammessa alla Professione Temporanea. Sono rimasta cinque anni con i voti temporanei, di cui gli ultimi tre nel monastero di S.Maria Maddalena di Urbania, dove sono stata chiamata per aiuto nella preghiera, nel lavoro e in tutte le necessità spirituali e materiali. Ora che ho compiuto il periodo di prova in questo monastero, con l’emissione della Professione Solenne confermo la mia stabilità in questa Comunità Benedettina di Urbania.